ITALO Calvino e il romanzo moderno
ITALO Calvino e il romanzo moderno
Questo corso vi introduce ai romanzi e racconti di Italo Calvino, spesso considerato il maggiore scrittore italiano in prosa del ventesimo secolo. Per sviluppare le nostre capacità critiche e intellettuali, ci saranno due papers in cui cercherete di svolgere un’analisi di uno o più romanzi che abbiamo letto: la solita analisi letteraria (temi, argomenti, simboli, stile) che cerca di sviluppare la vostra originale interpretazione delle opere che avremo letto. Ogni settimana scriverete una vostra risposta alla lettura, una specie di “diario calviniano.”
Bisogna arrivare puntualmente alla lezione, ben preparato e disposto a discutere i romanzi. I romanzi saranno alla libreria universitaria come sempre (i racconti saranno in forma elettronica); dovete fornirvi di un dizionario appropriato e utilizzarlo. Naturalmente, non bisogna capire ogni parola dei testi alla prima lettura (non è nemmeno il caso quando leggete in inglese)—però, bisogna capirne abbastanza per seguire l’intreccio e sviluppare osservazioni e domande intorno ai temi e all’argomento del romanzo per poi parlarne durante la lezione.
Il vostro voto sarà basato sul primo paper (30%, 6 pp.), il paper finale (30%, 6 pp.), il diario calviniano (20%) e sulla vostra partecipazione/frequenza (20%). I graduate students faranno una presentazione, un paper tipico di ricerca (~20 pp), e letture ulteriori sia di testi calviniani (Il barone rampante, Se una notte d’inverno un viaggiatore, Palomar, Lezioni americane) sia di testi critici recenti (Calvino contro Pasolini, Painting with Words / Writing with Pictures, L’occhio di Calvino).
Nota bene: il plagio e altri atti di disonestà accademica saranno puniti severamente da me: al minimo, lo studente riceverà un “F” per il corso (ma l’università prevede anche la possibilità di espulsione). Quasi ogni semestre, uno studente viene bocciato (riceve un “F”) per il plagio, quasi sempre grazia all’internet. Quando succede, è davvero imbarazzante e può distruggere tutto il vostro semestre; è meglio fare le cose per vero—è più difficile, ma vale la pena, e non comporta rischi a voi.
benvenuti
Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra.
– Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? – chiede Kublai Kan.
– Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra, – risponde Marco, – ma dalla linea dell’arco che esse formano.
Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo.
Poi soggiunge: – Perché mi parli delle pietre? È solo dell’arco che mi importa.
Polo risponde: – Senza pietre non c’è arco.